Anansie è il personaggio mezzo uomo mezzo ragno, protagonista di una filastrocca in cartone animato che ero solita guardare quando ero piccola, in Jamaica. C’era questa adorabile signora, Miss Lou, che leggeva ad Anansie le storie, in televisione, ed era una vera e propria storyteller, raccontava storie. Diciamo che volevo qualcosa che avesse a che fare con il mio retaggio. Cass (Richard “Cass” Lewis, bassista della band ndr) pensò poi alla parola Skunk, perché disse che lo skunk (la puzzola ndr) è un animale bianco e nero che sta nella giungla e nessuno vuole avere a che fare con lui. Neanche un leone litigherebbe con una puzzola.
Skin sul nome della band, intervista per Radio X, link: Skunk Anansie’s Skin Answers Her Most Googled Questions, According To Google, Radio X
Figure centrali nella scena musicale degli anni ’90, considerati uno dei migliori gruppi nella storia del rock del Regno Unito – e uno dei migliori al mondo – gli Skunk Anansie sono ancora pieni di sorprese e di energie da condividere.
Carismatici, impegnati e dal sound inconfondibile, i musicisti hanno annunciato un nuovo tour che li porterà anche in Italia, precisamente a Milano (7 marzo 2025, Alcatraz) – tutte le info disponibili su Revolutionrock.it. Stay tuned -.
Siamo davvero impazienti di tornare in tour, facendo ciò che amiamo di più, ovvero suonare dal vivo con il fuoco nella pancia. Questo tour avrà una produzione completamente nuova e non vediamo l’ora di condividerla con voi.
Ha detto a proposito del tour Skin, frontwoman della rock band britannica che dal 1994 insieme ad Ace alla chitarra, Cass al basso e Mark Richardson alla batteria travolge il pubblico con note rock alternative, punk e metal, mentre canta testi provocatori, esplosivi, impegnati e politici.
Un approccio, quello degli Skunk Anansie, chiaro fin dal loro debutto discografico (Paranoid & Sunburnt, 1995): testi impegnati con un sound ricco di pathos che toccano temi “scomodi” come il razzismo e la sessualità in maniera diretta e piccante. Ne è un esempio Selling Jesus, singolo di debutto della rock band.
Già agli albori la band di rock alternativo dal sound potente e inconfondibile aveva messo in chiaro un valore che non si sarebbe mai smentito e infatti, Stoosh del 1996 si conferma un album iconico: brani come Hedonism (Just Because You Feel Good) e Brazen (Weep) confermano le capacità musicali e comunicative della band mentre Skin guadagna sempre più attenzione come cantante intensa e performer sopraffina.
Qualche anno dopo, nel 1999, gli Skunk Anansie pubblicano Post Orgasmic Chill in cui si palesa la ricerca e l’evoluzione continua della band, così come il raggiungimento di una forte maturità musicale. Singoli come Charlie Big Potato e Secretly continuano ad avere successo a livello internazionale; segue infatti un acclamato tour che li conferma ancora una volta come band in grado di rappresentare la diversità culturale nel mondo del rock. Una band che ha definito un’epoca e che ancora oggi influenza le nuove generazioni.
Nonostante la connessione dei membri della band fosse intatta gli Skunk Anansie nel 2001 hanno deciso di sciogliersi per esplorare in solo la loro espressione artistica e musicale.
L’affezionato pubblico ha dovuto attendere il 2009 per vedere gli Skunk Anansie di nuovo insieme: una reunion segnata da un nuovo album di inediti Wonderlustre (2010). Un nuovo inizio capace di dare vita a musica e live che hanno confermato, ancora una volta, quanto gli Skunk Anansie siano stati e continuino a essere figure centrali nella scena rock, icone di empowerment e autenticità.
In trent’anni di carriera degli Skunk Anansie non si può dubitare: passionali e appassionati, con una presenza scenica sensezionale e una discografia piena di singoli iconici, i musicisti hanno lasciato un segno indelebile e continuano a rompere le regole e istituirne delle altre. Non tradendo mai la volontà di comunicare nel senso più profondo del termine, attraverso la musica gli Skunk Anansie sono stati in grado di abbracciare temi importanti, il che rende i musicisti simbolo del potere inesauribile di una forma d’arte che può davvero cambiare il mondo.