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The Smashing Pumpkins: unica data italiana al LUCCA SUMMER FESTIVAL 2024

The Smashing Pumpkins: dalle chitarre grunge al synth pop

Riassumere l’entità artistica di una band formatasi negli anni ’90 non è mai semplice. Dal primo album Gish (1991) all’ultimo Atum: A Rock Opera in Three Acts (2023), i The Smashing Pumpkins hanno perseguito un’eclettica carriera basata sul reinventarsi continuo. Un percorso musicale che li ha resi iconici e mai scontati.

Fondati nel 1988 a Chicago, sono stati un punto di riferimento per la “generazione X” e hanno contribuito alla popolarizzazione del rock alternativo. Formati inizialmente da Billy Corgan (voce e chitarra), D’arcy Wretzky (basso), James Iha (chitarra) e Jimmy Chamberlin (batteria), sono nati dalla fusione tra grunge, metal e rock psichedelico. Con l’ausilio di liriche profondamente emotive e introspettive, in cui la “voce liquida” di Corgan risveglia nell’ascoltatore una inevitabile empatia. Soprattutto, se ascoltata durante il mistico periodo che è per tutti l’adolescenza

La band ha rapidamente conquistato l’underground con il primo disco, ma è con il secondo, Siamese Dream (1993), che ha raggiunto la vera consacrazione. Questo album è ancora considerato uno dei migliori del genere: un viaggio sonoro tra l’energia esplosiva di Cherub Rock e la malinconia di Disarm.

Billy Corgan è noto per la sua atipica prolificità compositiva. A partire dal celebre terzo album Mellon Collie and the Infinite Sadness (1995), in cui è presente il loro singolo di maggior successo 1997, i The Smashing Pumpkins hanno pubblicato spesso e volentieri progetti discografici contenenti un numero proficuo di tracce. Come nel caso dell’ultima trilogia, composta da 33 tracce totali, che è stata aspramente criticata per la poca incisività. Insieme alla scelta del frontman di virare in maniera netta verso un synth pop, che differisce fortemente dallo stile che li ha resi popolari. 

Personalmente trovo che la libertà acquisita negli anni da Corgan, che gli ha permesso di diventare il produttore univoco del progetto, sia un interessante spunto di ragionamento per gli amanti della musica (non solo quella di stampo rock). Pur concordando in parte con i fan nostalgici, «non sempre la quantità è sinonimo di qualità», credo che l’innovazione sia imprescindibile per chi vive di arte. Forse servirebbe un esame di coscienza da parte di un pubblico con una soglia dell’attenzione sempre più bassa? Per dissipare ogni dubbio un modo c’è: un concerto live che ripercorre la carriera dei The Smashing Pumpkins. Una carriera da oltre 30 milioni di album venduti in tutto il mondo!

I The Smashing Pumpkins tornano in Italia il 6 Luglio prossimo!

Quest’estate, i The Smashing Pumpkins si esibiranno in un’unica data italiana al Lucca Summer Festival. Il concerto si terrà il 6 Luglio 2024 nella Piazza Napoleone e sarà un evento eccezionale. La presenza di Tom Morello, il leggendario chitarrista dei Rage Against The Machine, sarà la ciliegina sulla torta di uno show che promette di entusiasmare. Proprio grazie alla varietà proposta dall’iconica band di Chicago.

La loro formazione live attuale vede un passaggio di testimone da Jeff Schroeder a Kiki Wong. Una chitarrista influencer (senza alcuna connotazione negativa), scelta tra più di 10 mila candidature a seguito di una “call to action” lanciata a inizio anno.

La scaletta del “The World Is a Vampire Tour” dei The Smashing Pumpkings è composta da circa 20 canzoni, che ripercorrono la loro pluritrentennale carriera. Il consiglio è quello di lasciare da parte pregiudizi e polemiche, vestirsi leggeri e abbandonarsi al mutare della musica.

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