A quasi un anno dall’uscita del loro album di debutto “Hands Across the Creek”, un tour inglese ed europeo agli sgoccioli con decine e decine di palchi conquistati e un numero non definito di birre post concerto, gli Hotel Lux si classificano senza ombra di dubbio tra le band emergenti più creative e solide della scena rock inglese.
Supportati da Idles e Fontaines D.C., gli inglesi Hotel Lux nascono a Portsmouth per poi trasferirsi a Londra. Iggy Pop tesse le loro lodi nel 2020 in radio, proprio mentre si stavano preparando per il SXSW Festival negli Stati Uniti, annullato successivamente a causa della pandemia.
Gli Hotel Lux ripartono nel 2023, con l’uscita di “Hands Across the Creek”, un tour importante e una grande voglia di farsi riconoscere. Raggiungono anche i palchi italiani, con le tappe di Fano, Bologna, Milano e Genova. Il loro live ondeggia tra un’atmosfera gioiosa ma disperata, con tratti intimi e crudi, in perfetto stile inglese post-punk. Condotto alla perfezione dal cantante Lewis Duffin, il concerto degli Hotel Lux ti permette di calarti nell’atmosfera folkloristica di un pub delle più remote periferie inglesi, lasciando però trasparire chiaramente il loro approccio sperimentale e la ricerca identitaria che hanno condotto negli ultimi anni. La band infatti, prima del loro album d’esordio è dovuta uscire dalla propria comfort zone, affrontando cambi di formazione e continue sperimentazioni per potersi cercare, scoprire e infine tuffare in un sound molto più personale e riconoscibile, costituito dalle chitarre taglienti di Sam Coburn e Max Oliver, dal suono essenziale ma efficace di batteria di Craig MacVicar e dalle tastiere e violino di Dillon Home.
È forse questa una lezione che molte realtà musicali italiane dovrebbero imparare? Non avere paura di smontarsi per poi ricostruirsi al fine di indossare vestiti cuciti su misura da loro stessi che, per ovvi motivi, calzano a pennello.