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The Interrupters: ska punk che infiamma

In foto The Interrupters

Chiunque abbia visto dal vivo The Interrupters lo sa: è impossibile restare fermi. Lo scorso anno al Sequoie Music Park, festival musicale bolognese, hanno aperto il concerto degli Hives lasciando tutti a bocca aperta. Non erano i protagonisti della serata, ma è bastato poco per conquistare il pubblico. Energia, grinta e una voglia matta di far festa: in poche parole, sono stati esplosivi.​

The Interrupters nascono a Los Angeles nel 2011. Al centro c’è Aimee Interrupter, voce graffiante e presenza magnetica. Al suo fianco, i fratelli Bivona — Kevin alla chitarra, Justin al basso e Jesse alla batteria — una macchina perfetta, tanto precisa quanto travolgente. Insieme formano una vera e propria famiglia, dentro e fuori dal palco (Aimee e Kevin sono anche sposati).​

Punk direttoska scatenato, testi che parlano di ribellioneunità e voglia di riscatto, questo è il suono che li contraddistingue. Un richiamo forte al movimento 2 Tone britannico e alla scena punk californiana degli anni ’90, ma con uno stile tutto loro. Dopo il debutto del 2014, hanno continuato a crescere con dischi come Say It Out Loud (2016), Fight the Good Fight (2018) e l’ultimo, In the Wild (2022), dove mostrano anche un lato più personale e riflessivo.​

Album In the Wild (2022)

Uno degli aspetti più potenti della loro musica è l’impegno sincero verso temi sociali e personali. Nei testi si avverte una forte urgenza emotiva: si parla di salute mentaleemarginazioneresilienza e ricerca di identità. Questa direzione non è casuale, ma nasce da un vissuto autentico, in particolare quello della cantante Aimee Interrupter, che ha affrontato esperienze di trauma, depressione e ansia.​

Il suo percorso di guarigione, che include la scelta della sobrietà e terapie innovative, ha avuto un impatto diretto sulla scrittura di testi e musica band. Album come In the Wild (2022) ne sono la prova evidente: brani che mantengono l’energia e il ritmo scatenato tipico del gruppo, ma che al tempo stesso si aprono a riflessioni profonde, quasi intime. La loro arte diventa così uno spazio di liberazione e condivisione, in cui dolore e speranza convivono con le chitarre distorte e le linee di fiati incalzanti.

In questo equilibrio tra rabbia e luce, tra urgenza punk e messaggi positivi, sta una delle chiavi del successo dei The Interrupters. Non si tratta solo di suonare forte o far ballare, ma di creare connessioni vere. E dal vivo questa intensità si sente tutta.​

Videoclip She’s Kerosene

Il brano She’s Kerosene li ha portati al successo internazionale: un vero inno da pogo che li ha consacrati anche nelle classifiche americane. Ma è dal vivo che danno il meglio. A Bologna, il loro set è stato un’esplosione continua: salti, cori, balli e una connessione immediata con il pubblico. Aimee si è presa la scena con naturalezza, ma è l’intesa tra tutti e quattro a rendere ogni esibizione un’esperienza unica.​

Hanno suonato come se ogni nota fosse la più importante, dimostrando perché oggi sono tra i nomi più caldi dello ska punk mondiale.​

The Interrupters sono veri, potenti, inarrestabili. Se ancora non li conosci, è il momento di recuperarli. E se ti capita di vederli dal vivo, preparati a cantare, sudare e ballare come se fossi parte della band.

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