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Le prime due serate di Sanremo 2025: quando arriva lo shock?

È ormai partita la settantacinquesima edizione del Festival della canzone Italiana: Sanremo. L’Ariston brilla dopo il red carpet in cui hanno sfilato gli artisti in gara, con abiti che spaziano dal retrò al cyber punk. Tra i capelli blu di Rose Villain e le giacche eleganti e dark di Achille Lauro, si fanno strada i 29 partecipanti per calcare la scalinata del teatro. È uno dei momenti più seguiti del mondo dell’entertainment televisivo, ma mancano degli elementi fondamentali in questi tempi storici pieni di bombe e di conflitti: il Punk, il Rock, l’Hardcore.

Teatro Ariston, prima serata del Festival di Sanremo 2025

La musica anche in Italia ha bisogno di questi generi per sopravvivere. Non basta il taglio emotivo e un po’ nostalgico che riprende le ballad amate dal grande pubblico romantico. Non bastano i ritmi Brasilian o il sound dai suoni Afro beat di Anima e core con Serena Brancale, non basta il Battito del grido disperato di Fedez o l’amore di un padre, racchiuso nell’Albero delle noci di Brunori Sas. La nostra epoca ha bisogno di musica che rappresenti e non solo che narri, l’era che tutti e tutte stiamo vivendo. Qualcosa che risvegli la coscienza collettiva con irriverenza.

Dal video ufficiale del singolo l’Albero delle noci di Brunori Sas, dedicato a sua figlia Fiammetta

Se a XFactor 2024 il giudice Manuel Agnelli ha avuto il coraggio di assegnare pezzi di gruppi come Yeah Yeah Yeahs, Clash, CCCP ai Punkcake che alle selezioni hanno portato Give me the cure dei Fugazi in un talent show famoso a livello globale, non possiamo dire di aver ricevuto uno shock altrettanto potente in un festival di musica leggera come Sanremo. Certo, i contesti sono differenti ma Rkomi ci prova a spiegarci Il ritmo delle cose in un violento decrescendo, tramite il testo che spezza le parole ma non il tempo. Solo il kick intenso e veloce del Punk o del Punk rock riuscirebbe a farci rinsavire.

Coma Cose in duetto sul pezzo Cuoricini, prima serata su Rai 1 durante Sanremo 2025

Nel 2021 la band dei Maneskin con Zitti e buoni ha vinto contro ogni pronostico il Festival di Sanremo, ricordando che i testi semplici della Pop Music possono anche imbastardirsi tanto quanto basta per vincere anche l’Eurovision song contest dello stesso anno, rimanendo fedeli alla linea di chitarra, basso, batteria e voce. Certo, non erano gli Skiantos, i Punkreas o gli Area, ma anche Luigi Tenco e Lucio Dalla sono stati fuori legge quanto basta per incantare con la magia di un microfono il pubblico dell’Ariston. Nelle case del Belpaese serve una scintilla, una rivoluzione.

Video ufficiale del brano Grazie ma no grazie in gara a Sanremo 2025, di Willie Peyote

L’impressione è che sia un Sanremo, partito con la commozione di Carlo Conti durante la conferenza stampa, ricordando l’amore di sua madre, e proseguito per ora sulla linea del bisogno di Cuoricini, con gli splendidi Coma Cose. Il punto è che anche se nessuno ci ha mai detto come si piange alla nostra età, citando Vertebre del giovanissimo Settembre, il Rock e il Punk, anche travestiti da Pop, hanno voglia di esprimersi mostrando con rabbia e libertà il dissenso. Siamo solo al giorno due di uno spettacolo seguito da milioni di appassionati e non della musica, cosa riserveranno le prossime serate?

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