Liam Payne (nato nel 1993 Wolverhampton, Inghilterra), sin da ragazzo ha mostrato un forte interesse per la musica, dedicandosi al canto e alla composizione. La sua carriera è decollata nel 2010, quando ha partecipato alle audizioni di The X Factor UK come solista. Originariamente infatti, i cinque membri – Harry Styles, Niall Horan, Liam Payne, Louis Tomlinson e Zayn Malik – non si erano presentati come band ma come artisti singoli, sperando di conquistare un posto nella competizione. I giudici però, tra cui Simon Cowell, riconobbero il potenziale e decisero di unirli per formare una boyband. Questa scelta si rivelò significativa: nacquero gli One Direction, definita dagli esperti l’ultima boyband ad avere un successo di tale portata.
Più di 50.000.000 dischi venduti, un film da milioni di dollari e cinque tour mondiali che hanno registrato il sold out: non è esagerato dire che gli One Direction sono stati un fenomeno mondiale che ha accompagnato un’intera generazione, l’unica boyband che è riuscita a ottenere un successo così grande negli ultimi 15 anni. Dal 2010, altri gruppi di giovani ragazzi hanno tentato di sfondare il settore divenuto presto affollato, band come The Vamps, Rixton e Lawson che però, non hanno mai raggiunto lo status di 1D mania. Gli One Direction avevano un fascino e una personalità unici che hanno avuto un’ampia risonanza, il loro branding e la loro presenza sui media erano incredibilmente potenti e hanno creato una forte e fedele fanbase che li ha seguiti anche quando hanno intrapreso una carriera da solisti.
Viaggiare da un paese all’altro, promuovere i 5 album pubblicati, esibirsi su palcoscenici prestigiosi mandando in delirio le adolescenti con un singolo post su Instagram o X è stato tutto ciò che ha caratterizzato la vita dei cinque ragazzi durante i loro anni formativi, prima di fermarsi per una pausa indefinita nel 2016, senza però mai annunciare lo scioglimento.
Dal 2016 a oggi, i cinque artisti si sono dedicati alla loro carriera da solisti. Harry Styles ha avuto immediatamente successo, un po’ come Robbie Williams dei Take That. È riuscito a tenersi stretti i fan degli 1D ma anche a conquistarne di nuovi, giovanissimi e dal primo momento fedelissimi. Niall Horan, Louis Tomlinson, Zayn Malik e Liam Payne avevano a loro volta una fanbase affezionata, ma sicuramente non paragonabile al percorso di Harry. La montagna russa del successo, l’essere stati catapultati nella music industry da ragazzini, avere così tanti occhi puntati addosso e cercare di soddisfare le aspettative di milioni di persone genera stress, ansie e spesso purtroppo, proteggere la salute mentale diventa una sfida ancora più grande del vendere la propria musica. Diversi teen idle hanno parlato di questo argomento, tra cui Justin Bieber con il singolo YUMMY e il suo videoclip indimenticabile e MARINA con Teen Idle.
Payne aveva iniziato la sua carriera da solista nel 2017, con il brano Strip That Down, ha pubblicato invece il suo primo disco LP1 nel 2019. La sua ultima uscita risale a marzo 2024 con il singolo Teardrops che anticipava un disco che sarebbe dovuto uscire a breve.
Il 16 ottobre 2024, all’età di 31 anni Liam Payne muore a Buenos Aires nell’Hotel Casasur. Dopo la notizia, centinaia di fan sono scesi in strada davanti all’albergo in cui alloggiava, hanno lasciato dei fiori, lettere, disegni, hanno pianto e si sono fatti forza insieme. Il lutto ha toccato milioni di persone provenienti da tutto il mondo, ha dato il via a tributi, omaggi e anche teorie del complotto, ma non siamo qui per parlare di questo. Perché la morte di Liam Payne fa soffrire così tanti fan come se fosse mancato un amico stretto o un parente?
La perdita di un idolo è per molti versi un’esperienza universale. Gli artisti la cui musica è legata alle nostre esperienze di vita diventano parte dalle nostre vite e quando muoiono, può sembrare che anche quei ricordi siano finiti. Gli One Direction e in generale i teen idle sono stati per molte persone un rifugio, una pausa dalla vita degli anni difficili della pre-adolescenza/adolescenza e infine una casa, quando la scuola, gli amici e la famiglia sembravano non esserlo. La loro musica, il loro rapporto di amicizia e la loro storia hanno intrattenuto milioni di giovani, hanno dato loro modo di sviluppare la loro fantasia e creatività negli anni formativi della vita di una persona, attraverso fanart, fanfiction, cover, fanpage. C’è addirittura chi ha scoperto grazie a loro cosa avrebbe fatto nella vita, il disegnatore, il musicista, il social media manager.
Avere un interesse comune così grande ha permesso a tanti ragazzi di creare una rete, trovare nuovi amici, divertirsi insieme e sostenersi a vicenda. La morte di Liam, così come la scoperta delle sue dipendenze e le recenti accuse di Maya Henry, è come se avessero fatto realizzare a milioni di ex pre-adolescenti che quegli anni di spensieratezza, unione e gioventù sono solo un ricordo nostalgico. Inoltre per alcuni, questa potrebbe essere la prima persona che “conoscono” ad averli lasciati e, anche se non è come perdere un familiare o un amico intimo, la sensazione di vuoto è significativa. Così è stato anche per la morte di star come Kurt Cobain, Jeff Buckley ma anche George Michael, Aretha Franklin e David Bowie, anche se in età più avanzata.