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The Killers: scongiurato lo scioglimento tornano a splendere con Bright Lights!

Gli astri nascenti del nuovo millennio: The Killers

Quando si parla di indie rock vengono in mente numerose band britanniche – Arctic Monkeys, Oasis, Franz Ferdinand, per citarne alcune – ma sarebbe scorretto non ricordare che molte delle influenze, in questo genere ancora fortemente in voga, arrivino da oltre oceano. Is This It degli Strokes è il disco emblema, ma anche altri gruppi americani si sono distinti portando alla ribalta questa musica. Oggi, parliamo di quelli che furono definiti gli “astri nascenti del nuovo millennio”, i The Killers, che con i loro ritornelli relatable e orecchiabili hanno conquistato rapidamente tutte le classifiche mondiali.

Brandon Flowers – voce e frontman del gruppo – è una personalità eclettica e intraprendente. Ispirato da un concerto dei suoi amati Oasis, decide che il rock sarà il suo futuro e, nel 2001 a Las Vegas, fonda i The Killers insieme al chitarrista Dave Keuning. L’incontro tra i due è suggellato dall’unione delle loro diverse influenze musicali, che vanno a delineare un sound inedito e perfettamente a fuoco. Basti pensare che la prima canzone che scrivono insieme è proprio Mr. Brightside; la loro hit mondiale che, il luglio scorso, è stata premiata ai Guinness World Records britannici per ben due primati: maggior numero di settimane cumulative nella classifica dei singoli – arrivando a ben 416 settimane dal 2003 ad oggi – e permanenza più duratura in classifica per un gruppo.

Non appena completata la formazione, con l’arrivo di Mark Stoermer al basso e Ronnie Vannucci Jr. alla batteria, la band di venticinquenni riesce rapidamente a ritagliarsi un posto di rilievo nella scena alternative rock di Las Vegas. L’energia live del gruppo è fuori dal comune, nello specifico Flowers conquista pubblico e critica con la sua vocalità espressiva e i testi evocativi. Di quelli che ti si appicciano in testa e ti obbligano a canticchiarli con la giusta dose di malinconia in corpo.

Pubblicano i primi due singoli – la già citata Mr. Brightside e la non meno popolare Somebody Told Me – con l’etichetta indie britannica Lizard King Records. La major Warner Bros, che già li teneva d’occhio dopo aver ascoltato alcune loro demo, non perde tempo e li inserisce immediatamente nel proprio roster. Nel 2004 esce, per la sotto-etichetta Island Records, il loro primo LP in studio. Hot Fuss diventa un classico istantaneo sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito; e il primo singolo estratto si trasforma naturalmente in un vero e proprio inno generazionale.

Due anni dopo esce l’album che segna una svolta nella loro carriera, s’intitola Sam’s Town, e li vede abbandonare le sonorità new wave del primo lavoro, per abbracciare un rock di carattere epico. La loro crescita artistica è evidente e si confermano tutte le lodi della critica, che valuterà Sam’s Town come uno dei migliori album del primo decennio del duemila

La scalata non si ferma qui, brani come When You Were Young e Read My Mind consolidano il loro status e creano un’altissima aspettativa per il successivo album del 2008. Day & Age non delude i fan, anzi regala una delle canzoni più popolari dei Killers: Human. Dopo anni di intensa attività, però, il gruppo si prende una pausa nel 2010; facendo iniziare un periodo di “tira e molla”, degno di un rapporto romantico tra persone che non sono più sicure di amarsi.

Superata la crisi, i The Killers si illuminano di Bright Lights!

Il ritorno della band avviene nel 2012, con l’album Battle Born dalle sonorità più classic-rock. Da quel momento in poi, le pubblicazioni diventano meno cadenzate e sempre più sperimentali. Nel 2017 esce Wonderful Wonderful, un disco potente e  personale, che si colora di dance-rock con The Man e torna ai fasti new wave con Run for Cover. L’album successivo, realizzato nel 2020 durante la pandemia di COVID-19, è l’unico senza le chitarre di Keuning. Imploding the Mirage resta comunque un lavoro degno di nota, grazie alle collaborazioni di alto livello come quella del chitarrista – ed ex componente dei Fleetwood MacLindsey Buckingham.

Nel 2021 è la volta di Pressure Machine, un album acustico adorato dalla critica, che tratta di temi legati all’infanzia di Flowers. Riconnettendosi al suo passato a Nephi, in Utah, le canzoni parlano di omicidi, povertà e tossicodipendenza. Il frontman, compiuti i 42 anni, commenterà l’uscita portando alla luce una crisi artistica tra lui e il resto della band:

“I Killers sono la mia identità e le nostre canzoni riempiono gli stadi, ma mi sento più realizzato quando faccio musica come quella di Pressure Machine. Scrivendolo, ho trovato una parte di me stesso molto forte. È il me che stavo cercando! Sono assolutamente orgoglioso di Hot Fuss come qualcosa che ho fatto a 20 anni, ma non ho più 20 anni. Sto pensando alla prossima fase della mia vita.”

Fortunatamente la rottura non sarà definitiva e i Killers si riuniscono per festeggiare il ventennale di Hot Fuss, in una serie di concerti nel mese di agosto a Las Vegas, presso il prestigioso Caesars Palace. Ma non è l’unica sorpresa di questa calda estate: il 9 agosto 2024, esce finalmente il loro nuovo e attesissimo singolo: Bright Lights.

Sarà per l’inevitabile assonanza con la loro hit emblema, o per il fatto che abbiamo rischiato di non vederli più suonare assieme, ma il nuovo pezzo Bright Lights emoziona da subito. Vengono mantenute le sognanti vibes alla Bruce Sprinsteen di Pressure Machine e le sonorità classiche The Killers; ma l’aggiunta di cori gospel e una dinamica crescente da stadio, rendono il pezzo ideale per essere fruito dal vivo ed essere vissuto intensamente dal pubblico durante i loro energici concerti. Basta osservare le espressioni di Flowers nel videoclip ufficiale, per capire che non c’è alcuna intenzione di “mollare il colpo”. Anzi, questo sarà di certo il preambolo per un nuovo capitolo!

Con questi traguardi alle spalle e l’apertura verso nuove prospettive musicali, rappresentata da Bright Lights, i fan italiani non possono che sperare in una futura data nel nostro Paese, magari proprio nel 2025. Intanto, non si può che celebrare una band tanto influente e in costante evoluzione come i The Killers e continuare a chiedersi: “Are we human/Or are we dancer?”.

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