Un gruppo humble, ma pronto a conquistare il mondo
““Be humble, sit down”; così recita il noto brano di Kendrick Lamar, Humble, riproposto in chiave rock dai Maneskin il 21 settembre, durante la loro performance al Madison Square Garden di New York City. A dir poco emblematico per un gruppo come quello di Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan, che nonostante abbiano ormai marciato sui palcoscenici più importanti della scena attuale, siano sempre restati con i piedi per terra, proprio come diceva Kendrick: dietro il loro folleggiante stile di vita da rockstar, sono rimasti i giovanissimi romani coatti che erano, quando suonavano per le strade della capitale.
La loro performance ha pescato brani vecchi e nuovi dal loro repertorio, proponendo una vasta gamma di cover, dal rock al rap, dal pop al soul. Simbolo della chiusura di un percorso (e forse l’apertura di un altro), aver suonato sulla World’s Most Famous Arena, Back to Black di Amy Winehouse; l’ultima volta che li ricordiamo averlo fatto è stato 6 anni fa, prima della fama, in una modesta rooftop session.
Adesso, dopo il lancio del loro ultimo singolo Honey! Are you coming?, inaugurano un tour USA sul palco della Grande Mela. Noi, probabilmente, ce li ricorderemo per sempre com’erano prima di conquistare il mondo.